Lo Studio legale Coviello supporta le aziende nel processo di internazionalizzazione in qualità di Italian certified advisor, ruolo che garantisce lo sviluppo e la crescita nell’area del Golfo, senza rischi per il marchio
Espandere il proprio business negli Emirati Arabi rappresenta un’opportunità crescente per le imprese italiane che desiderano affermarsi su nuovi mercati. Lo confermano i trend, che parlano di un interscambio tra Belpaese e area del Golfo dal valore di 8,4 miliardi nel 2023. Nell’ultimo quadrimestre dell’anno, secondo i dati diffusi dal governo e riportati dall’Ispi, l’economia emiratina sarebbe cresciuta del 4,3%. Ma al di là dei numeri, che sicuramente parlano chiaro, perché gli Emirati Arabi rappresentano un mercato promettente per lo sviluppo delle imprese italiane? Ce lo ha spiegato Carmine Coviello di Studio legale Coviello & Partners, Italian certified advisor della Camera di Commercio italiana negli Emirati.
Il mercato dell’area del Golfo e di Dubai – centro dove oggi Coviello & Partners è presente con uno studio – diventa una meta ambita per le aziende italiane che desiderano espandersi e crescere. «Sempre più imprese vedono il territorio emiratino come qualcosa di nuovo, come un concentrato di nuovi mercati, e, perché no, come qualcosa di ricco - esordisce Carmine Coviello - . In questo contesto, il made in Italy risulta molto apprezzato, vero e proprio simbolo di qualcosa che ha valore. Incarna il lusso, il design, lo stile. È, in sintesi, percepito come una cosa molto bella», spiega.
Specializzato nello sviluppo della proprietà intellettuale e nell’internazionalizzazione delle imprese per supportare queste ultime nella crescita, lo studio professionale Coviello & Partners ha ben presto raccolto la sfida degli Emirati Arabi. «Sono le aziende stesse ad averci portato a valutare questi mercati. Abbiamo imparato a conoscere quali sono le chiavi per avere successo in queste aree, e come queste chiavi funzionano. Ci siamo documentati a fondo e siamo entrati in contatto con la Camera di Commercio italiana degli Emirati, sia su Dubai che su Riyad, capitale dell’Arabia Saudita. Insieme al segretario Mario Marzocchi - racconta Coviello - abbiamo valutato la possibilità di essere utili alle aziende attraverso il riconoscimento di Italian certified advisor (professionisti certificati dalla Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi), con cui si garantisce alle imprese un contratto di fiducia finalizzato allo sviluppo aziendale nel territorio. Un ruolo istituzionale, che oggi ci permette di accompagnare le imprese su materie di fiscalità internazionale, import ed export doganale, contrattualistica internazionale, free zone e main land delle società negli Emirati, ma anche sistema societario e bancario, visti di soggiorno. Tutte nozioni che siamo in grado di fornire alle imprese che hanno bisogno di assistenza per poter sviluppare il loro business nei territori emiratini», racconta l’esperto.
Lo Studio legale Coviello si distingue in particolare nello sviluppo di attività per la registrazione del marchio e dei prodotti. «Una tematica molto sentita quando si tratta di esportare - conferma l’avvocato, specializzato in marchio, brevetti e design - perché bisogna evitare che entrando all’interno di nuovi territori il marchio possa risultare scoperto e privo della giusta tutela. Storicamente negli Emirati è avvenuto un cambiamento importante nel 2021. Inizialmente, per registrare un marchio era necessario disporre di rappresentati dedicati presenti sul territorio emiratino. Questo si traduceva inevitabilmente in costi onerosi da sostenere, senza contare che si trattava di un processo nel complesso macchinoso. Con il 2021, gli Emirati Arabi sono diventati il 109esimo Paese aderente al Protocollo di Madrid, che porta con sé un reale vantaggio in termini competitivi, permettendo di internazionalizzare il marchio direttamente dal Paese di origine. Con la nuova procedura semplificata ora possiamo registrare ed estendere un marchio italiano o europeo direttamente dai nostri uffici. Al vantaggio della velocità si aggiunge quello di costi ridotti, ma non solo. Tra le conseguenze va infatti menzionato il rafforzamento delle protezioni doganali e della proprietà intellettuale, con il sanzionamento dei contraffattori e di coloro che utilizzano il marchio in maniera impropria. Da non dimenticare la protezione temporanea nell’ambito di eventi fieristici internazionali, di cui le imprese hanno sempre più bisogno», conclude Coviello.
Per ulteriori informazioni o richiedere il supporto di Studio legale Coviello & Partners è possibile consultare il sito.
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