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Il Profumo di Dubai: La tutela del Marchio Olfattivo negli Emirati Arabi Uniti – Avvocato Carmine Coviello

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Dubai, EAU – 31 Luglio 2025 – Nel cuore degli Emirati Arabi Uniti, Dubai è da tempo sinonimo di lusso, innovazione e opulenza. Tra i settori che più incarnano questa immagine, spicca quello della profumeria. Dai tradizionali “oud” e “bakhoor” che evocano secoli di storia e cultura, alle moderne fragranze di nicchia e di design, Dubai è diventata un crocevia globale per l’industria del profumo. Tuttavia, in un mercato così competitivo e desideroso di distinguersi, emerge una domanda affascinante e complessa: è possibile tutelare legalmente un profumo in quanto marchio olfattivo? La risposta, a livello globale e in particolare negli EAU, è un “sì, ma con grandi difficoltà”. Mentre i marchi tradizionali (nomi, loghi, slogan) godono di una protezione consolidata, i “marchi non convenzionali” – come i suoni, i colori o, appunto, gli odori – rappresentano una frontiera legale ancora in larga parte inesplorata e controversa.


 Il Marchio Olfattivo: Un Concetto Sfuggente

Un marchio, per sua natura, deve essere in grado di distinguere i prodotti o servizi di un’impresa da quelli di un’altra. Per i marchi olfattivi, ciò significa che l’odore stesso dovrebbe essere percepito dal consumatore non come una caratteristica del prodotto (ad esempio, il profumo gradevole di un profumo), ma come un indicatore della sua origine commerciale. La definizione ampia di “marchio” come “qualsiasi segno percepibile che può essere rappresentato graficamente o descritto in modo chiaro e preciso” lascia una porta aperta. Il problema principale, sia negli EAU che nella maggior parte delle giurisdizioni, risiede proprio nella “rappresentazione grafica” o nella “descrizione chiara e precisa” dell’odore.

 

Le Difficoltà di Registrazione e Applicazione

Come si può rappresentare graficamente un odore? Una formula chimica è complessa, non è comprensibile al consumatore medio e potrebbe non corrispondere esattamente alla percezione sensoriale dell’odore. Una descrizione verbale è soggettiva e ambigua. L’attuale tecnologia non offre un metodo standardizzato e universalmente accettato per registrare un odore in modo oggettivo e stabile. Un profumo è, per definizione, un odore. Convincere un ufficio marchi che un particolare profumo è distintivo in sé per identificare quella specifica casa profumiera (e non solo il tipo di prodotto) è estremamente arduo. La maggior parte degli uffici marchi considera che l’odore di un prodotto sia una sua caratteristica funzionale o intrinseca, non un indicatore di origine. Anche se un profumo non è intrinsecamente distintivo, potrebbe acquisire distintività attraverso un uso prolungato e intensivo, diventando così associato a un’unica fonte da parte del pubblico. Questo è il caso, ad esempio, dell’odore dell’erba fresca per palline da tennis o del profumo di plumeria per fili da ricamo, due dei pochissimi casi di marchi olfattivi registrati a livello internazionale. Per un’intera fragranza da indossare, l’asticella è ancora più alta. Anche se un marchio olfattivo venisse registrato, come si farebbe a dimostrare una violazione? Richiederebbe l’intervento di esperti olfattivi, test complessi e sarebbe estremamente difficile stabilire se un profumo “assomiglia” troppo a un altro in modo tale da ingannare il consumatore sulla sua provenienza.

 

I Profumi di Dubai e la Ricerca dell’Identità Olfattiva

Nonostante le sfide legali, l’industria profumiera di Dubai è all’avanguardia nella creazione di fragranze uniche e distintive. Molti marchi locali, come i rinomati Ajmal Perfumes, Swiss Arabian, o i lussuosi brand nati dall’opulenza emiratina, stanno investendo enormemente nella creazione di “signature scents” che i consumatori associano fortemente alla loro identità. Il loro successo si basa attualmente su Marchi Convenzionali Forti come i nomi di lusso, packaging iconici, design di bottiglie sofisticati e campagne di marketing esclusive sono i veri asset protetti legalmente. Le formule precise delle fragranze sono spesso custodite come segreti commerciali, offrendo una forma di protezione indiretta, anche se più debole in caso di reverse engineering. La reputazione di qualità e artigianalità è un deterrente intrinseco contro le imitazioni a basso costo.

 

Dubai e la Ricerca di Nuovi Orizzonti Sensoriali (e Legali)

Brand come Yas Perfumes, Arabian Oud e molti altri continuano a spingere i confini dell’olfatto. Questa spinta all’innovazione potrebbe, nel lungo termine, stimolare una riflessione legislativa o tecnologica sulla protezione delle fragranze. Guardando al futuro, diverse aree di sviluppo potrebbero influenzare questo dibattito. La ricerca sulle “narici elettroniche” e sui dispositivi in grado di analizzare e “ricreare” profili olfattivi sta progredendo rapidamente. Se queste tecnologie raggiungeranno un livello di precisione e standardizzazione sufficiente, potrebbero un giorno fornire il mezzo oggettivo di rappresentazione richiesto dalla legge per la registrazione dei marchi olfattivi. Un eventuale consenso internazionale su metodi di rappresentazione e criteri di distintività per gli odori faciliterebbe l’adozione di leggi più permissive a livello nazionale, anche negli EAU. Per il momento, e per il futuro prevedibile, la strategia più efficace per i marchi di profumi a Dubai e altrove rimarrà quella di investire pesantemente nella creazione di marchi denominativi e figurativi forti e iconici, proteggendo i nomi delle fragranze, i loghi distintivi, il design delle bottiglie e del packaging. Questi elementi sono immediatamente riconoscibili, facilmente registrabile e difendibili, e costituiscono la vera e propria identità commerciale del profumo nel mercato. La ricerca nel campo della “digitalizzazione degli odori” e dell'”olfatto artificiale” sta facendo passi da gigante. L’avanzamento tecnologico potrebbe un giorno fornire i mezzi per una rappresentazione oggettiva e verificabile degli odori, aprendo nuove possibilità per la loro tutela legale. Tuttavia, per ora, i maestri profumieri di Dubai continueranno a sedurre il mondo con le loro creazioni uniche, affidandosi più alla forza dei loro marchi tradizionali, alla bellezza del design e alla fedeltà dei loro clienti, che alla sottile ma problematica frontiera del marchio olfattivo. Il vero profumo dell’esclusività a Dubai, per ora, è ancora più un’arte che una questione di registro legale.

 

Consigli utili

È consigliabile affidarsi a un professionista esperto in materia di proprietà intellettuale per garantire la salvaguardia dei propri interessi. Lo Studio Legale Coviello, ha adottato un protocollo di tutela che favorisce l’espansione internazionale delle aziende nei mercati degli EAU. Il percorso proposto dai nostri consulenti rappresenta la migliore soluzione per tutelare la vostra azienda nel settore della Proprietà Intellettuale, sviluppare il vostro marchio ed espandere il vostro business in questi territori.

Per approfondimenti visita il nostro website: www.studiolegalecoviello.com


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